OPERA NAZIONALE BALILLA

03.04.1926

Nel 1926 fu creata l'Opera Nazionale Balilla, che dall'ottobre del 1927 provvide all'insegnamento dell'educazione fisica nelle scuole medie e dal 1928 anche nelle scuole elementari.

All'inizio, l'O.N.B riscontrò due problemi:

  • Problema degli insegnanti, per cui venne creata l'Accademia fascista maschile di educazione fisica che nel luglio 1929 diplomò i primi 200 maestri;
  • Problema delle palestre, per cui furono cambiate le direttive per l'edilizia scolastica: prima l'insegnamento dell'educazione fisica era impartito in palestre concesse da Comuni, Enti o privati; l'ONB invece costruì delle nuove palestre, e nei primi 3 anni di attività disponeva di 1004 strutture.

Il compito dell'ONB era quello di infondere nei giovani il sentimento della disciplina: dovevano portare rispetto ed obbedienza ai propri comandanti, erano obbligati a fare il saluto romano ai superiori e a portare l'uniforme. L'ONB era divisa in figli della lupa (6-8 anni), balilla (8-14 anni) e in avanguardisti (14-18 anni).

Le donne erano divise in piccole italiane (da 6 ai 12 anni) e in giovani italiane (dai 12 ai 18 anni). Le donne dovevano essere forti per poter essere delle buone madri, che sanno di dover dare dei figli non solo alla famiglia, ma anche alla Patria. L'ONB insegnava alla donna, accanto all'educazione fisica, l'economia domestica, la puericultura e l'infermiera: essa, infatti, doveva operare sia in ambito familiare sia in ambito lavorativo. In Italia però, non esisteva uno sport femminile, per cui la pratica agonistica tra le Piccole e Giovani italiane era molto scarsa.

I Balilla e gli Avanguardisti erano impegnati in molti saggi collettivi, che riunivano giovani da tutta Italia: questi saggi avevano lo scopo di coinvolgere le masse e fare propaganda, grazie anche al discorso finale in genere tenuto dal Duce. Il saggio iniziava con gli "Inni della Patria e quelli della Rivoluzione", seguiti dal discorso di Mussolini, mirati ad alimentare il senso di patria. Quindi si svolgeva il vero e proprio saggio, in cui i balilla eseguivano sia esercizi a corpo libero sia esercizi di atletica, di tennis o di sci; le accademiste utilizzavano i cerchi e l'arco.

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